lunedì 31 gennaio 2011

Lettera aperta al Presidente del Consiglio

OGGETTO: Richiesta assunzione come Ospite per feste private ad Arcore.

Egregio Signor Presidente del Consiglio,
sono venuto a sapere, per puro caso, che Lei è solito organizzare delle feste, all'insegna del decoro e del rispetto, presso la sua villa di Arcore. Anche io, da giovane con alcuni cari amici, organizzavo feste, per i diciottenni.  Eravamo anche discretamente famosi e, pertanto, ricercati. Che tempi! Non facevamo differenza tra uomo e donna... l'importante è che avessero 18 anni. Non meno. Proprio 18... e noi, per festeggiare la loro maggiore età organizzavamo delle bellissime feste con i genitori, i nonni, gli zii, gli amici...
Non le nascondo che noi qualche soldo ce lo facevamo dare... invece, da quello che leggo sui giornali... pare che  Lei sia solito dare i soldi ai suoi invitati! Ma come fa a ripagare il costo dei panini al prosciutto che, sono sicuro, non farà mancare ai suoi invitati?

Comunque sia, già da molto tempo abbiamo interrotto quell'attività... per la precisione, ricordo bene una sera, in cui ci eravamo resi conto che noi, ventiquattrenni, avevamo già poco a che fare con quei diciottenni... prima avevamo gli stessi interessi, le stesse passioni... poi noi diventavamo grandi e i diciottenni, rimanevano diciottenni... Detto francamente... ma Lei si diverte con i diciottenni/e ?

Le chiedo... perché non invitare me? Non ho più 18 anni, ne ho 36, quasi 37 però credo avere un buon curriculum. Allora, innanzi tutto sono orfano... da circa un anno. I miei genitori non mi hanno mai picchiato, neanche quando hanno scoperto che  frequentavo il catechismo, ma ricordo una domenica... ero appena tornato dalla chiesa di Sant'Angelo... facevo il chirichetto. Bene, quel giorno, mia madre mi diede un piatto di Timballo BOLLENTE!!! Ricordo ancora che dovetti bene un bicchiere d'acqua per salvare la mia trachea! Lo so, fa male, sentire queste cose... volendo potrei andare a raccontarle a Maria De Filippi! Che ne pensa?

Scusi sto divagando. Parlavamo del mio curriculum. So fare le corna con le mani. Mi viene bene con la destra, con la sinistra un pò meno... si sà, la sinistra funziona sempre meno. Posso fare le corna a chi vuole lei, in qualsiasi foto.

Non conosco molte barzellette, ma mi piacerebbe sentirne qualcuna da lei.

Riguardo la mia gioventù, devo ammettere di essere stato veramente un poco di buono. Mi ricordo, un triste giorno... ero chiuso in una cabina elettorale. Avrò avuto poco più di 18 anni. E bene, mi sono macchiato di una colpa terribile: ho fatto un grande segno sul simbolo di "Rifondazione Comunista". Era come una grande X. Io volevo dire: Tutti ma non questo... e invece il mio voto andò ad un certo Fausto Bertinotti. Ero veramente un poco di buono...

Ma veniamo ad oggi. Ho un lavoro. Non mi lamento di certo, ma ho sentito dire che Lei arriva a dare fino a 7.000 euro per ogni invitato alla festa. Io verrei volentieri a mangiare i Salatini e a bere Coca Cola da Lei per 7.000 euro. Si può fare? Vorrei tanto sentire qualche sua bella barzelletta su Rosi Bindi... che spasso...

Io potrei venire ad Arcore... 7/8 volte l'anno, giusto per arrotondare un pò.

Le chiedo la cortesia di darmi il numero di telefono di Ruby... io non saprei come pagare le tasse su questi soldi, ma è una problematica che Ruby sicuramente avrà già affrontato. Chiederò direttamente a Ruby.

...una cosa sola... visto che Mamma mi diceva sempre che "Nessuno regala niente..." Ma siamo sicuri che queste feste siano tranquille? Cioè... mi spiego meglio... Io Marrazzo... non l'ho votato.

Prima di salutarla cordialmente le volevo chiedere un consiglio: io ho una cara amica avvocato... si sà che iniziano così e poi magari diventano Magistrati... che faccio mi porto avanti con il lavoro e le rigo la macchina?

In attesa di una sua cortese risposta, porgo distinti saluti.

Alessandro Bottaioli

mercoledì 26 gennaio 2011

Giustizia... dopo 20 anni ??

20 anni, per la precisione 7477 giorni... tanto ci è voluto per arrivare ad una condanna per il delitto di Simonetta Cesaroni. Ma non è una vergogna?

Dopo 20 anni, che razza di giustizia ci può essere? Perché, per arrivare, ad una condanna deve passare così tanto tempo? Ma non è finita, adesso ci sarà l'appello! E nel frattempo, il padre di questa ragazza, uccisa con 29 coltellate, è morto... aspettando una "giustizia" che tardava ad arrivare.